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Il digiuno nella tradizione della Chiesa siriaca antica: I Mīmrē ‘al Ṣawmō nel Corpus di Isacco d’Antiochia

Il digiuno nella tradizione della Chiesa siriaca antica: I Mīmrē ‘al Ṣawmō nel Corpus di Isacco d’Antiochia
Elias Chakhtoura
Date: 2015
Collection : Faculté des Sciences Religieuses et Orientales ; 2
Nombres de pages : 360 p.
Dimension : 17 x 24 cm
Date de parution : 2015
ISBN : 978-614-8007-29-3

Résumé

Lo studio propone un esame accurato del pensiero teologico e spirituale dei Mīmrē ‘al Ṣawmō attribuiti a Isacco d’Antiochia, presenti nei manoscritti siriaci del Vaticano (Vat. Syr 119). Esso ha cercato di abbinare l’approccio tematico (il digiuno nella Chiesa siriaca antiochena) a quello testuale (lo studio dei tre Mīmrē corpus di Isacco che ne sviluppano il tema). Da un’altra parte, ha messo in luce una comprensione tipica dei padri siriaci del significato del digiuno, a livello personale e comunitario, soffermandosi in particolare sull’incidenza di tale pratica sui rapporti interpersonali, in particolare sul rapporto con il nemico.
Una delle novità risiede nell’evidenziare lo sfondo storico degli avvenimenti descritti o, almeno, a cui si allude soprattutto nel Mīmrō sul digiuno. Il lavoro condotto ha permesso tra l’altro di tentare una datazione accurata del testo ed una identificazione del suo autore per quanto probabile. Tramite la storia umana, Isacco rileva una caratteristica particolare del digiuno: esso è una tripla combinazione di astensione dal cibo (ma non solo), spiritualità e solidarietà. Il digiuno sociale implica una partecipazione concreta, una vita solidale e un impegno mirato in favore dei malati, dei deboli e degli emarginati. La visione di Isacco d’Antiochia riguardo al digiuno presuppone che il fedele intraprenda una terapia globale, in tutta la sua interezza, una terapia che non implica solo la difesa del corpo né soltanto la salvezza dell’anima, ma che serve a cambiare il proprio modo di pensare e a suscitare il comportamento che produce frutti di pace e di quiete fino al raggiungimento di uno stato di vita capace del perdono e della remissione delle colpe altrui. Il digiuno, come tutta la liturgia, è un atteggiamento spirituale, cioè una rinascita e trasformazione che conduce a quello che, secondo il piano divino, dobbiamo divenire e essere.

Biographie :

Elias Mounir CHAKHTOURA è monaco dell’Ordine Antoniano Maronita. Nato a Mar-Chaaya e Mzekke – Libano, nell’anno 1978, ha compiuto gli studi di Filosofia e Teologia presso l’Angelicum in Roma, conseguendo poi la Licenza e il dottorato (nel 2014) in Scienze Ecclesiastiche Orientali presso il PIO in Roma. Membro della commissione Patriarcale Maronita per la liturgia, e professore di Patrologia. Ha tenuto varie conferenze e pubblicato articoli sul digiuno e su altri temi teologici e liturgici in lingua araba, francese, italiano e tedesco, si segnala in specie l’edizione di due “Discorsi” di Giovanni il Solitario, in Orientalia Christiana Periodica 79 (2014)2.

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